Possono le delicate (o intense) manovre di un massaggio, eseguito da mani esperte, contribuire a prevenire raffreddori, influenze e altre malattie tipiche delle stagioni più fredde? Sembra proprio di sì, stando ai risultati di uno studio pubblicato dal Journal of Alternative and Complementary Medicine.
Gli scienziati, guidati dal neuropsichiatra Mark H. Rapaport, hanno scoperto che i massaggi, oltre a rilassare e aumentare il senso di benessere generale, sono anche in grado di diminuire i livelli del cortisolo e degli altri ormoni legati allo stress (che, indirettamente, tendono a deprimere le difese dell'organismo), potenziando nel contempo l'attività dei linfociti, migliorando il funzionamento del sistema immunitario e riducendo il livello delle citochine infiammatorie.
Tutto ciò ha un significato particolare soprattutto per persone che tendono a soffrire di raffreddori ricorrenti, sinusiti e altre malattie del cavo oro-faringeo, nonché di bronchiti (compresi i bambini dai quattro anni in su). Questi soggetti possono trarre dei benefici in termini di prevenzione da un ciclo di 10-15 massaggi linfodrenanti o di tecniche analoghe (da effettuarsi, però, non durante le fasi acute del disturbo).
Ma anche i massaggi di origine orientale, come il thailandese, lo shiatsu, l'ayurvedico, nonché il tuina (pratica della medicina tradizionale cinese), mirano a sortire sia un "effetto curativo" indiretto, procurato dalla liberazione di endorfine e altri neurotrasmettitori e ormoni a effetto rilassante, sia diretto, grazie al riequilibrio energetico offerto dalle specifiche manovre delle varie tecniche.
La spiegazione, anche in termini di pratica clinica, la fornisce Carlo Di Stanislao, medico immunologo e allergologo, presidente dell'Associazione medica per lo studio dell'agopuntura: "Come nell'agopuntura, il tuina agisce sia rinforzando le difese, sia ristabilendo l'equilibrio energetico dell'organismo, senza alcun effetto collaterale. Naturalmente, la stimolazione dei meridiani non avviene con aghi, bensì con sfregamenti, impastamenti e pressioni: per questo, è una tecnica assolutamente indolore e dunque gradita non solo agli adulti, ma anche ai bambini molto piccoli i quali, come noto, sono particolarmente soggetti a malattie da raffreddamento, soprattutto in età scolare". Anche per il tuina occorrono cicli di dieci/quindici massaggi (due la settimana) per ottenere un buon effetto preventivo.
Ma il massaggio, così eclettico di natura, non si limita a rilassare e a stimolare le difese dell'organismo: a seconda delle tecniche è indicato per sciogliere le contratture muscolari che provocano dolore, ripristinare la mobilità a livello articolare (massaggio sportivo e connettivale, per esempio), contrastare stati dolorosi in genere, coliti spastiche, sindrome premestruale e disturbi dell'ansia (in questo caso viene praticato lo shiatsu). Senza dimenticare le numerose applicazioni dei massaggi in ambito estetico, dove sfioramenti, frizioni e impastamenti si possono trasformare in un trattamento rassodante o drenante dei tessuti, effetto lifting o ricompattante della pelle di viso e corpo.
Articolo tratto da www.repubblica.it
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