Tra i tanti benefici della meditazione, troviamo quelli di renderci più giovani e di diminuire il dolore. A confermarlo sono stati diversi studi. Le pratiche meditative quindi, non aiutano “solo” a focalizzarsi sul qui e ora, ad aumentare la concentrazione e la consapevolezza. Sembra appunto che la meditazione porti il suo contributo anche sul piano puramente fisico, offrendo quindi dei risultati considerati dalla maggioranza più tangibili e per tanto degni di studio.
Alcuni ricercatori incaricarono un maestro spirituale di insegnare alcune pratiche meditative ad un gruppo di persone. Lo scopo era proprio quello di capire come queste potessero portare benefici nella vita di tutti i giorni.
Il gruppo di persone, dello stesso sesso, stessa età e in salute, hanno praticato meditazione per tre mesi, circa sei ore ogni giorno. I risultati hanno decisamente sbalordito gli studiosi che osservavano costantemente la situazione.
L'organismo di coloro che si sono sottoposti all'esperimento, ha prodotto grandi quantità di quegli enzimi che ricostruiscono i telomeri, i quali giocano un ruolo essenziale nella durata della vita di ogni singola cellula. Questi enzimi prodotti in quantità superiori grazie alla meditazione, impediscono che i telomeri si deteriorino, prevenendo così anche il processo di invecchiamento. Secondo questo studio quindi, le varie pratiche meditative, come ad esempio quella trascendentale, avrebbero tra i moltissimi benefici anche quello di rallentare il naturale invecchiamento cellulare.
Mantenersi giovani con la meditazione
Questi benefici della meditazione non devono essere visti come un ulteriore modo per contrastare il naturale volgere della vita, ma piuttosto come mezzi che abbiamo tutto il diritto di utilizzare per mantenerci in buona salute, nel pieno delle nostre energie e consapevoli che ogni minuto passato su questa terra, deve essere utilizzato nel miglior modo che ci è concesso.
Ulteriori studi hanno sottolineato poi che la meditazione rallenta il processo dei radicali liberi e di conseguenza quello della morte cellulare.
La meditazione rallenta il dolore
Altri studi, come quello effettuato all'Università di Montreal, hanno dimostrato che le tecniche meditative funzionano anche da antidolorifici. In particolar modo lo studio appena accennato, pubblicato poi sulla rivista Pain, ha dimostrato che la pratica meditativa riesce ad alleviare i fastidi del corpo, interrompendo proprio la comunicazione tra la sensazione del dolore e le aree specifiche del cervello che hanno lo scopo di ricevere appunto queste percezioni.
La meditazione quindi non è del tutto inutile, come sostengono i più scettici. Oltre a donare grandissimi benefici sul lato interiore, riesce a interagire perfettamente anche con il corpo, rallentando sia il processo d'invecchiamento sia riducendo il dolore.
Ovviamente per avere certi risultati non basta praticare meditazione 20 minuti a settimana. E' importante padroneggiarla molto bene, avere alle spalle una pratica costante e una grande dedizione. Dopo, i benefici si faranno sicuramente notare, sia dal punto di vista fisico, psichico e spirituale.
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